Nel 2006 nasce la condizione artistica “FRAMMENTI DI INFINITO” : in essa, Mario Piccinni indova la propria essenza e intuizione.
È il mare a costituire l’incipit di questa inesauribile produzione, in cui l’artista salentino traduce animici e cilestrini motti ondosi, sospesi tra risacca e bonaccia.
Con un sapiente gioco di mani, seduce il pigmento cromatico e lo sposa sul velo cartaceo. Gli smalti scivolano e giocano sulla carta, orchestrati dalle sue palme; la rada che si crea muta, ogni volta, in un inedito spazio: ivi egli imprime poi il segno. Attualmente sono oltre 1400 gli elementi realizzati, che l’autore dirime, via via, in atto artistico peculiare.
a cura di Maria Marchese





























































































































































































































































































